I filesystem sono una componente base del funzionamento dei nostri computer. In Windows la questione è spesso trascurata, sicuramente perché usabile solo NTFS. In linux la situazione è diversa: se da un lato lo standard attuale (de facto) è EXT4, sono disponibili e usate molte alternative, come Red Hat con XFS; non mancano JFS, BTRFS e ZFS (con i dubbi che avete letto qui), ma ne esistono molti altri.
Tra le alternative storiche troviamo anche ReiserFS, che nel 2001 è stato (nella versione 3) il primo journaled filesystem accettato in Linux (kernel 2.4.1); a 15 anni di distanza lo sviluppo del FS continua con Reiser4 e vengono aggiunte nuove possibilità. E’ di pochi giorni fa l’annuncio di una piccola novità:
Reiser4 will support logical (compound) volumes. For now we have
implemented the simplest ones – mirrors. As a supplement to existing
checksums it will provide a failover – an important feature, which
will reduce number of cases when your volume needs to be repaired by
fsck.
Reiser4 supporterà i volumi logici (composti). Per ora abbiamo implementato i più semplici – i mirror. In aggiunta al checksum (N.d.T. controllo di coerenza) esistente, fornirà un failover (N.d.T. dispositivo di riserva) – una caratteristica importante, con la quale si ridurrà il numero di casi in cui il vostro volume necessiterà di essere riparato con fsck.
Per i più curiosi, l’annuncio poi continua con una descrizione tecnica dell’implementazione.
Con questo supporto sarà possibile assegnare più partizioni allo stesso volume, lasciando che sia il filesystem a duplicare i dati su tutte le partizioni; in caso di errore, piuttosto che cercare di correggere l’errore stesso su un disco (su ReiserFS storicamente operazione con elevato rischio di perdita di tutti i dati), semplicemente verrà usata un’altra partizione copiando i dati corretti in quella danneggiata.
Esistono varie tecnologie che consentono questa ridondanza e protezione dei dati, come il RAID hardware (che usa controller hardware apposta) o quello software (classico su Linux), ma con questo annuncio vediamo sempre più pronunciata la tendenza di implementare queste caratteristiche direttamente a livello di filesystem; ZFS ne è stato un primo esempio, e il mondo Linux ha tentato di rispondere con BTRFS o l’implementazione stessa di ZFS. Da oggi, semplicemente, avremo un’alternativa in più.
Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.
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