Venerdì scorso Martin Pitt ha annunciato la disponibilità di un nuovo strumento per Ubuntu: NetPlan.
In linux è difficile che ci sia un solo modo per fare qualche cosa. Prendendo come esempio -non a caso- la configurazione dell’interfaccia di rete, i tool più diffusi sono gli script ifupdown, NetworkManager e networkd (piuttosto recente, legato a systemd). Ogni tool ha la sua sintassi, e ovviamente la configurazione valida per un tool non è valida per una altro tool.
Si è perciò sentita l’esigenza di uno strumento unico, tramite cui creare la configurazione specifica desiderata per il tool in uso. NetPlan è la riposta a questa esigenza, proposta dagli sviluppatori di Ubuntu.
With netplan there are central /etc/netplan/*.yaml network config files for *all* Ubuntu — Snappy, Server, Client, MaaS, cloud-init. […] netplan translates the YAML config to the backend specific configuration formats on boot, but all these are only written to /run — i. e. they are ephemeral and not
considered primary configuration files in /etc
Con netplan ci sono file di configurazione principali /etc/netplan/*.yaml per tutte le [versioni] di Ubuntu — Snappy, Server, Client, MaaS, cloud-init. […] netplan traduce la configurazione YAML nel formato specifico del backend al boot, ma tutti [i file prodotti] sono scritti solo in /run — cioè sono file effimeri e non sono considerati file primari di configurazione in /etc
YAML è una sintassi pensata come descrittore di dati, e per questa caratteristica sta prendendo piede come nuovo standard per file di configurazione portabili o condivisi.
Al momento i tipi di link configurabili sono molto limitati (ethernet, wifi, bridge), e le stesse opzioni hanno grosse lacune (mancano configurazione di rotte e DNS), ma c’è la ferma intenzione di introdurre questo strumento il prima possibile su tutte le distrubuzioni Ubuntu.
L’idea è interessante, ma niente affatto nuova. Un esempio molto diffuso e conosciuto è YaST, lo strumento di configurazione pensato e usato da openSuSE da vari anni proprio con questo scopo (e che si occupa di molti aspetti della configurazione di una macchina, non solo della scheda di rete). Tanto che qualche commentatore si è già chiesto se non era meglio integrare proprio YaST…
Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.
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