E’ nata da un’idea di Rhombus Tech una campagna di crowdfunding per lo sviluppo della prima “scheda” costruita intorno allo standard EOMA68 (Embedded Open Modular Architecture).
Si tratta di una scheda (dall’aspetto ricorda molto le vecchie PCMCIA) che contiene una CPU (A20 dual-core ARM Cortex A7), un paio di GB di RAM ed una NAND da 8GB precaricata con diverse distribuzioni Linux.
L’idea è quella di ridurre al minimo lo spreco di componenti elettroniche di un computer, permettendo così di aggiornare/sostituire singole parti senza dover per forza cambiare l’intero dispositivo.
Nella campagna in attesa di finanziamento (è possibile finanziare diverse cifre, ottenendo in cambio qualcosa quando – e se – la campagna di finanziamento sarà terminata), oltre alle diverse schede, è possibile ottenere anche un case in legno utile per la creazione di un sistema desktop, o diverse soluzioni comprensive di tutti i componenti necessarie e di un case nelle soluzioni PIY (Print It Yourself) o PFY (Printed For You) per costruirsi il proprio laptop.
No propietary software.
No backdoors.
No spyware.
No NDAs.
Nessun software proprietario.
Nessuna backdoor.
Nessuno spyware.
Nessun NDA (Accordo di non divulgazione)
In pratica una soluzione totalmente open, anche per quanto riguarda le specifiche hardware (saranno disponibili in GPLv3 le schematiche della scheda così come i file necessari a stamparsi autonomamente i case), e con un occhio di riguardo all’ambiente, il tutto fornito insieme alla “Respects Your Freedom Certification” rilasciata direttamente dalla Free Software Foundation.
Un progetto da tenere d’occhio quindi, i finanziamenti partono da 65$ con una scheda fornita come ringraziamento, ma è possibile anche far conoscere il proprio apprezzamento supportando la causa con 5$.
Maggiori informazioni e specifiche sulla pagina della campagna di crowdfounding.
Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.
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