25 anni e non sentirli

tuxdroid Tux25 anni fa uno studente universitario finlandese decise di creare un sistema operativo per il suo PC 386; prese a riferimento la distribuzione per la didattica di Unix in uso nella sua università, MINIX, ma della quale non esisteva ancora una versione per il suo tipo di computer e – un po’ per imparare, un po’ per necessità – cominciò a scriverne del codice. Ne diede annuncio sul newsgroup proprio di MINIX il 25 agosto 1991:

Hello everybody out there using minix –

I’m doing a (free) operating system (just a hobby, won’t be big and professional like gnu) for 386(486) AT clones.  This has been brewing since april, and is starting to get ready.  I’d like any feedback on things people like/dislike in minix, as my OS resembles it somewhat (same physical layout of the file-system (due to practical reasons) among other things).

Ciao a tutti quelli che usano minix –

Sto facendo un sistema operativo (gratis) (solo un hobby, non sarà nulla di grosso e professionale come gnu) per cloni AT 386(486). Questa cosa è in preparazione da aprile, e comincia ad esser pronta. Mi piacerebbe qualunque feedback sulle cose che la gente apprezza/disgusta in minix, in quanto il mio SO gli assomiglia un po’ (stessa impostazione fisica del file-system (per ragioni pratiche) tra le altre cose).

Tutto ancora a livello embrionale, ma con idee chiare ed una richiesta di collaborazione. Interessante la chiusa:

PS.  Yes – it’s free of any minix code, and it has a multi-threaded fs.  It is NOT protable (uses 386 task switching etc), and it probably never will support anything other than AT-harddisks, as that’s all I have :-(.

PS. Sì – è libero dal codice di minix, ed ha un files-system multi-thread. NON è portabile (usa il task switching di 386, etc.) e probabilmente non supporterà mai altro che gli harddisk AT, in quanto sono quelli che ho :-(.

Quello studente finlandese si chiamava (e si chiama) Linus Benedict Torvalds, e quell’hobby si chiamerà Linux. E ora possiamo dire che il ragazzo ha completamente disatteso quel messaggio!

Quel passatempo è diventato il progetto opensource di più grande successo della storia; qualche mese dopo Linus non si occuperà più di tutto il sistema operativo, ma si concentrerà solo sul kernel: il progetto GNU – qualcosa di grosso e professionale – fornirà il resto del sistema operativo, creando le prime distribuzioni GNU/Linux.

Praticamente qualsiasi grande azienda non solo usa (o ha usato) Linux, ma ha anche contribuito; i grandi nomi ci sono tutti, non ultimi Intel e Microsoft.

Linux è anche il sistema operativo più portabile al mondo, compatibile con la più grande varietà di dispositivi immaginabile: lo stesso codice gira dal telefonino ai supercomputer. Pur non essendo il sistema più diffuso sui desktop (ma la battaglia non è ancora conclusa!), nel mercato server ha conquistato subito grossi spazi per la stabilità e la capacità di lavorare in rete, tanto da essere l’ossatura dei server primari di Internet e dei suoi apparati infrastrutturali di base (come i router).

Quel piccolo hobby ha portato ad una vera e propria rivoluzione, che è ancora in pieno sviluppo e non accenna a fermarsi.

E che noi ci godiamo appieno!

 

Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.

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