Fino a poco tempo fa sembrava impossibile che Microsoft potesse fare qualcosa per “collaborare” con la community Linux. Di fatto, l’ex-CEO Steve Ballmer lo definì “un cancro”.
Con l’attuale CEO Satya Nadella le cose sono cambiate parecchio ed, ultimamente, sempre più frequenti sono le notizie relative ad un’apertura di Microsoft nei confronti del sistema operativo del pinguino, così come all’Open Source in generale.
In questi giorni Microsoft ha annunciato un’ulteriore aumento dell’integrazione tra il suo sistema cloud Azure e Linux (per l’esattezza, Red Hat Enterprise Linux), oltre ad una maggiore apertura sui suoi progetti:
- Il sistema Azure Container Service, che permette di sviluppare applicazioni sopra container software (qualcuno ha detto Docker?), adesso è in anteprima pubblica
- Nel Microsoft Azure marketplace, in cui è possibile acquistare macchine virtuali da eseguire nel cloud Azure, è ora possibile scegliere anche VM Red Hat Enterprise Linux
- Si è avviata una partnership tra Microsoft e Bitnami, un progetto che rende più semplice l’installazione di software Open Source sull’infrastruttura Azure
Dalle ultime stime fornite da Microsoft sembra che il 60% del software che lei stessa vende su ‘Azure Marketplace for Developers’ è in qualche modo bastato su Linux. Inoltre, circa il 25% delle macchine virtuali in esecuzione su Azure sono macchine Linux.
Quindi, adesso è possibile scegliere anche il sistema cloud di Microsoft per erogare le proprie istanze Red Hat, sicuramente un’ulteriore provider da poter valutare per costi, prestazioni e funzionalità.
Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.
Lascia un commento